Pioggia a catinelle: il livello del lago fa paura
Allagata Sant’Agostino, disagi nel traffico con una corsia chiusa
Timori per le precipitazioni in Valtellina dopo 5 anni di siccitàIn 24 ore, il lago è ingrassato per 36 milioni di metri cubi d’acqua e d’un colpo solo, lunedì pomeriggio, sotto il nubifragio, ne ha messi su 15 milioni. Non sarebbe successo niente se il bacino non fosse già stato ai limiti delle sue capacità: per giunta, ha piovuto sul bagnato e che pioggia, uguale a quella dell’alluvione della Valtellina del 1987. Ma 21 anni fa, era durata di più e aveva provocato ben altri disastri e purtroppo anche morti. Stavolta, il lago – collettore di un bacino imbrifero di 145 Kmq ha raggiunto i bordi, è fuoriuscito, ha allagato il marciapiede e s’è spinto fino a metà della corsia esterna, con un primo effetto, quello pattumiera. In tre ore, ieri mattina, gli uomini di Acsm Ambiente hanno raccolto 20 tonnellate di rifiuti, sopratutto legname e plastica, «ma sono mesi e mesi - afferma l’assessore comunale all’ecologia, Diego Peverelli - che siamo impegnati a raccattare pattume convogliato verso la città. E’ uno stillicidio quotidiano, oneroso per la Società e per il Comune».
Secondo effetto, i disagi al traffico: una corsia parzialmente chiusa, gli autoveicoli utilizzano la corsia interna e quella riservata agli autobus. I vigili di presidio al semaforo presso l’imbarcadero devono avere occhi davanti ed antenne dietro. Pedoni e biciclette sbucano dall’angolo di piazza Cavour e se non c’è il vigile a dire «Alt, attenzione», rischiano di finire contro le auto in arrivo da Sant’Agostino. Anche i mezzi che procedono contromano sulla corsia riservata ricorrono a supplementi d’attenzione: verso le 11.30, ieri mattina, è sopraggiunto un camion dei vigili del fuoco con sirena e lampeggianti e s’è dovuto far largo nel traffico che cercava di restringersi.
La Provincia, martedì 8 luglio 2008
Oltre un milione in sei mesi per consulenze e incarichi
Nel secondo semestre del 2007 il Comune ha affidato 181 collaborazioni esterne
Si va dai 112mila euro per il collaudo delle paratie ai 18mila per gli irrigatori
Un milione 207mila (per la precisione 1.207.628 euro) per consulenze e incarichi affidati dal Comune di Como nel secondo semestre del 2007. Nel primo semestre, invece, la cifra era stata di 557mila euro. Nell’intero 2007, quindi, le spese per incarichi esterni sono pari a un milione e 700mila euro. Una parte consistente è quella degli incarichi per i servizi sociali (circa 380mila euro). Si va dai 27mila euro di Laura Capelli a quelli di Barbara Iorio, ai 37mila di Giovanna Lulli, ai 32mila a Maria Cristina Molteni ai 34mila di Adriano Sampietro. Per il «collaudo statico e tecnico-amministrativo in corso d’opera e finale» delle paratie l’incarico è pari a 122mila euro. Spulciando l’elenco si trovano 11.360 euro alla società Refe per «perfezionamento della stesura bilancio sociale di mandato». Alla Consel, invece, vanno 22mila euro per la Notte Bianca. Per il rilievo topografico per la Borgovico bis 20mila euro allo studio Margottini mentre alla società Integra vanno 17.280 euro per il monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico.
La Provincia, mercoledì 9 luglio 2008
Piazza Cavour finisce a mollo e altri guadagnano con l'elettricità
Agli impianti idroelettrici a valle +10% di acqua rispetto all'anno scorso
COMO Il livello del lago è in discesa, ma rimane sulla soglia d’attenzione: all’idrometro ufficiale oscillava sui 110 cm sopra lo zero, mentre l’immissario principale, l’Adda, resta gonfio, ben oltre la normalità a Morbegno e a Fuentes, con un apporto intorno ai 400 metri cubi al secondo. L’uscita è superiore del 20% e le dighe di Olginate restano completamente spalancate. Schivata l’esondazione, è il momento dei conti e spunta il dubbio che tutto il traffico dell’acqua di questi mesi abbia avvantaggiato i gestori dei bacini idroelettrici. Lo dicono i grafici dell’Autorità di Bacino del Po: dall’inizio dell’anno, settimana dopo settimana, le dighe di montagna hanno continuato a riempirsi ed ora sono al 70% della loro capacità, pari a 360 milioni di metri cubi d’acqua. Ha piovuto di più ed hanno invasato di più. Ma stanno anche turbinando di più, cioè stanno mandando acqua agli impianti idroelettrici sub lacuali attraverso l’Adda e, stando al grafico, almeno il 10% in più di acqua rispetto all’anno scorso, alternativa al petrolio e ad altre fonti energetiche in discussione. Lo stanno facendo adesso: da marzo a metà giugno, ne hanno impiegata meno rispetto a un anno fa. In primavera, dunque, ha fatto scorta il Consorzio dell’Adda, in previsione di una stagione di siccità e la previsione s’è rivelata fallace. E hanno fatto scorta i gestori dei bacini per produrre e vendere energia in estate. Poi ha piovuto, è stata immessa acqua per le turbine, è arrivato il nubifragio che ha lasciato il posto a un altro su un territorio già imbevuto d’acqua e su un lago che rappresenta il 3% di tutto un bacino imbrifero. Sull’altare del sacrificio per acqua alta, è finita la città di Como, l’anello più debole della catena e che non è rappresentata da nessuna parte, né presso l’Autorità di bacino del Po, né presso il Consorzio dell’Adda, né presso i gestori.
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1 commento:
Vi eravate dimenticati di questa notizia :-)
Il sindaco Bruni «vittima» dell'acqua
(g. a.) Il violento nubifragio del primo pomeriggio di lunedì ha
causato disagi e fatto danni, e anche una vittima "a posteriori". Una vittima illustre: il sindaco Stefano Bruni, che ieri, in tarda
mattinata, ha dovuto fare i conti con il fondo scivoloso - causato
dall'esondazione della fogna - di piazza Cavour. Era a bordo del suo
scooter blu (abbigliato con un impeccabile vestito grigio scuro, con tanto di cravatta e scarpe lustre), quando è slittato ritrovandosi a terra e rimediando un buco nella manica della giacca e nel calzino, ma senza fortunatamente conseguenze fisiche. Per la moto, un'ammaccatura
allo specchietto retrovisore e non voleva saperne di ripartire. Il
tutto successo al termine del servizio realizzato dal tg regionale di Raitre sull'esondazione del lago, realizzata in compagnia
dell'assessore al Ciclo dei rifiuti e alle Risorse idriche Diego
Peverelli e alla presenza anche del presidente del consiglio comunale
Mario Pastore. Nel corso dell'intervista, Bruni aveva affermato che
«era tutto sotto controllo». Tutto tranne la piazza. Anche i sindaci,
ogni tanto, scivolano su qualcosa.
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