domenica 29 novembre 2009

Muro: la Regione paga l'abbattimento, ma ...


Muro: la regione paga l'abbattimento, questo il titolo apparso sul Giornale di Como, ma i 2 milioni di Euro che, a quanto pare saranno coperti dalla Regione, da dove provengono? Da chi è stato alimentato il fondo dal quale la Regione attingerà per coprire le spese di modifica del progetto?
Alla fine a pagare per gli errori commessi non saranno forse tutti i cittadini della Lombardia?

Muro: la Regione paga l'abbattimento

Giornale di Como del 28 novembre 2009
Muro: la Regione paga l'abbattimento


COMO (bla) In una riunione al 30° piano del Palazzo della Regione, il presidente Roberto Formigoni, l'assesore regionale al Territorio e Urbanistica Davide Boni, il presidente della Provincia di Como Leonardo Carioni e il sindaco di Como Stefano Bruni hanno affrontato il problema del <> anti-esondazioni e hanno condiviso una soluzione del problema che verrà ora messa a punto nei dettagli, per essere poi comunicata nei prossimi giorni.
La Regione coprirà gran parte delle spese per smantellare il <> e per istallare delle paratie mobili a scomparsa, per le eventuali esondazioni. La spesa per modificare il progetto per le paratie e per la nuova passeggiata, si aggira su circa 2 milioni di euro.

giovedì 26 novembre 2009

Paratie: nuovo progetto - nuove critiche

La Provincia 25 novembre 2009

Il soprintendente ha già criticato il progetto in corso di elaborazione: «Comunque altera la visuale»

Scottato dalle polemiche che l'hanno investito in pieno dopo la scoperta del muro sul lungolago, il sindaco Stefano Bruni sembra intenzionato a chiedere che, nel nuovo progetto, non sia prevista nemmeno una minima barriera. Niente arredi, niente fioriere o panchine.
Stando ai ben informati, Bruni questa volta vuole procedere con i piedi di piombo. Forse fin troppo, tanto che sull'aspetto della nuova passeggiata ci sarebbe già stata più di una frizione con i tecnici. Con l'addio al muro così come previsto, d'altra parte, si otterrebbe una maxi passeggiata larga 20 metri e lunga 176, rialzata rispetto al piano attuale e di fatto simile a una pista di atterraggio. Una soluzione che ha già fatto storcere il naso a molti e che terrà banco nelle prossime
settimane. La bozza che verrà presentata pubblicamente a breve, infatti, non affronta il problema, ancora tutto da analizzare. Al termine del vertice politico di ieri, comunque, prevaleva l'ottimismo: «L'accordo c'è e la cosa importante è buttare giù il muro entro un paio di mesi», ha sintetizzato il presidente della Provincia Leonardo Carioni.
A sorpresa, intanto, ha preso posizione sulla vicenda del muro il soprintendente regionale ai Beni architettonici e paesaggistici Alberto Artioli. In una lettera inviata a Comune e Provincia, che ha peraltro suscitato malumore ed è stata giudicata da più parti «intempestiva», Artioli entra nel merito del nuovo progetto in fase di gestazione, valutandolo positivamente ma sottolineando al contempo che la visuale del lago non sarà in ogni caso paragonabile a quella cui per secoli i
comaschi sono stati abituati. Per la concezione stessa alla base della nuova passeggiata, è il parere del soprintendente, sarà infatti inevitabile danneggiare parzialmente l'amenità del luogo. Lo stesso Artioli, che ha anticipato in modo irrituale alcune valutazioni, dovrà tra l'altro approvare ufficialmente il nuovo progetto che verrà curato dai tecnici di Palazzo Cernezzi. Quel che è certo è che la quota antiesondazione di 200,30 metri sul livello del mare non verrà modificata, sebbene il titolare della Soprintendenza lombarda abbia inserito anche questo nel ventaglio delle possibilità.
Mi. Sa.

martedì 17 novembre 2009

muro eliminato ... forse

Durante il Consiglio comunale del 16 novembre, l'assessore Cenetiempo, delegato dal Sindaco, ai cittadini, che dopo lunga attesa e trattative, sono potuti entrare e sono stati ricevuti in Sala Stemmi, ha illustrato quanto sta avvenendo in relazione al promesso abbattimento del muro:
sono state depositate tre proposte di modifica del progetto da parte della Regione e una da parte del Sindaco;
le modifiche riguardano l’intero progetto, da piazza Matteotti ai giardini a lago;
è prevista l'eliminazione totale del muro che sarà portato a livello del calpestio, il marciapiede sarà rialzato di circa 35 cm.;
entro fine settimana dovrebbe essere effettuata la scelta;
successivamente elaborazione del progetto esecutivo;
ulteriori tempi per la conferenza di servizi;
prevedibile approvazione del nuovo progetto entro fine gennaio.
Il pubblico ha protestato per le espressioni utilizzate che esprimevano possibilità e non certezze anche in relazione all’abbattimento del muro.
Dal pubblico è stato evidenziato come, ultimata la costruzione delle paratie, sarà possibile alzare il livello del lago per avere più acqua da vendere, la cui gestione attualmente è in mano alla Regione. E' prevedibile, quindi, che le paratie saranno tenute alzate per un periodo maggiore rispetto a quanto calcolabile in base alle esondazioni che si sono finora verificate.
Nessuna risposta alle domande poste in relazione a cosa farà la società appaltatrice fino a gennaio, continuerà i lavori? Quali? Altro muro poi da abbattere?
Proteste per il mancato intervento diretto del Sindaco.

Il muro di cartone e il blocco ai cancelli



Il muro di cartone costruito ieri, 16 novembre, fuori dai cancelli del comune e ingresso bloccato

manifestazione con Consiglio comunale blindato


Ecoinformazioni 17 novembre 2009
Consiglio comunale blindato quello di lunedì 16 novembre per contrastare la manifestazione di Giù la Giunta. A Palazzo Cernezzi il pubblico accorso per protestare contro la Giunta Bruni, è stato bloccate all’ingresso da polizia, vigili urbani e Guardia di finanza. In aula la maggioranza, lasciata sola da tutti salvo rapinose, ha contestato le decisioni assunte a difesa della laicità dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.

Chi cercava di entrare, più di 50 persone, veniva identificato con la richiesta di documenti e la direttiva era di far passare solo una quindicina di persone, senza permettere l’accesso ai più neanche nel cortile antico.

Nel mentre, nelle preliminari, sia Giampiero Ajani, Lega, che Donato Supino, Prc, hanno chiesto di riaprire gli oblò sul cantiere delle paratie per permettere ai cittadini di vedere cosa si sta edificando, mentre Bruno Magatti, Paco, è ritornato sull’appalto per la raccolta dei rifiuti.

Non essendoci il pubblico, solo 9 persone erano riuscite a superare le maglie del controllo all’ingresso Mario Lucini, Pd, è sbottato «Non vedo di cosa possiate aver paura – aggiungendo – poi si parla di casa di vetro…».

Gi ha risposto il presidente Mario Pastore attivatosi per «la sicurezza interna della sala e del palazzo» che ha chiarito che «le forze dell’ordine rispondono agli indirizzi della Questura», spiegando che il numero massimo di persone che possono assistere al Consiglio è 30.

Mario Molteni, Per Como, ha letto il volantino distribuito dai manifestanti che hanno risposto all’invito di Giù la Giunta.

Insediato il Consiglio Luca Gaffuri, Pd, ha chiesto una sospensione dei lavori e i consiglieri di opposizione, con anche qualcuno della maggioranza, si sono recati a discutere con i cittadini bloccati ai cancelli.

Alcuni manifestanti nel frattempo avevano costruito un muro di cartoni davanti al cancello, che è stato abbattuto dai consiglieri di minoranza assieme ai manifestanti.

Dopo un’ora di trattative, con l’intercessione dell’assessore Cenetiempo, i cittadini sono riusciti ad entrare sino al cortile vecchio, dopo un’altra mezz’ora sono stati accolti in Sala stemmi, dove Cenetiempo, per la Giunta, ha discusso con loro, principalmente del muro sul lungolago.

Ripreso il Consiglio la maggioranza ha chiesto di ribaltare l’ordine dei lavori e di affrontare la mozione del consigliere Gianmaria Quagelli, Pdl, per invitare il sindaco a esprimere la contrarietà della società comasca alla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo del Consiglio d’Europa che ha espresso parere contrario alla presenza di crocefissi nelle aule scolastiche italiane. La maggioranza ha così votato i cambiamento del programma della serata scatenando l’indignazione delle minoranze.

«Non si può cambiare sempre l’ordine dei lavori, c’erano dieci mozioni prima di questa» ha esclamato Lucini, «vergogna!» ha aggiunto Marcello Iantorno, Pd, mentre il pubblico applaudiva la reazione dei consiglieri di minoranza che hanno abbandonato l’aula per protestare contro i continui cambiamenti a colpi di maggioranza all’ordine del giorno al di là degli accordi presi.

Le minoranze hanno così raggiunto i manifestanti in Sala Stemmi, mentre la mozione Quagelli veniva discussa in Consiglio.

Per il proponente «chi sta qui deve rispettare le nostre regole», mentre Claudio Corengia, Pdl, ha citato «le radici giudaico-cristiane e le nostre tradizioni» oltre che «il continuo arretrare della nostra civiltà» a causa «dei soprusi delle minoranze nei confronti della maggioranza». Si è accalorato Luigi Bottone, Gruppo misto, «se non vi va bene andate via!» aggiungendo «il crocefisso lo voglio». Più pacato Marco Butti, Pdl, per cui «è giusto manifestare nelle istituzioni italiane ed europee», mentre Ajani ha rivendicato la primogenitura delle campagne contro gli islamici e la contrarietà all’erezione di moschee, mettendo in ridicolo l’Unione europea (non il Consiglio d’Europa) citando le direttive sulla curvatura delle banane.

Alessandro Rapinese, Area 2010, unico dei consiglieri di opposizione rientrato in aula ha espresso perplessità sulla fattiva possibilità di incidere di una mozione del comune di Como, punzecchiando la Lega sull’immigrazione. A favore della mozione sono intervenuti anche i consiglieri del Pdl Gianluca Lombardi e Stefano Rudilosso, che ha voluto specificare come la vicenda non implichi immigrati: «è in casa nostra, si tratta di una cittadina italiana di origine finlandese che ha chiesto un parere a un tribunale di Strasburgo». Dopo altri interventi a favore di Carlo Ghirri, Gruppo misto, e Pierangelo Gervani, Pdl, ha preso la parola il sindaco.

«La laicità non è neutralità, è il rispetto di tutte le differenze» ha affermato, citando «il clamoroso attacco a papa Ratzinger a Ratisbona» e descrivendo una comunità cattolica sotto assedio e sulla difensiva, per questo ha lanciato un accorato appello: «che tutti mettano il crocefisso nelle scuole, nelle associazioni, in famiglia, nei luoghi di ritrovo, per rendere visibile questo pezzetto di legno che non è solo un pezzetto di legno».

Per ultimo Quagelli ha letto un articolo a sostegno della sua posizione che individuava a partire dal giacobinismo il problema della società laica europea.

Con 23 presenze, 22 voti a favore, Pdl, Lega, Gruppo misto di maggioranza, e la sola astensione di Rapinese, la mozione è stata approvata. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

domenica 15 novembre 2009

A Como si duplica: un altro muro

cantiere oscurato?

muro in crescita?




I lavori continuano e il muro cresce, questa la "sorpresa" non così inaspettata.
Palazzo Cernezzi assicura che il secondo e nuovo muro sarà tagliato, come da progetto in fase di studio.
Intanto, sono state oscurate le finestre, ma il cantiere è ben visibile sia dalla diga foranea sia dai vicini palazzi.
Il cantiere è visibile con la stessa metodologia con cui il progetto è stato fatto nascere e prosegue.
Nessuna meraviglia, è un'opera inutile

venerdì 13 novembre 2009

Como - manifestazione lunedì 16 novembre

Il Comitato Già la giunta invita a manifestare contro il sindaco Bruni lunedì 16 novembre alle 20,30 durante la prossima riunione del Consiglio comunale di Como. Il testo del comunicato stampa che invita alla anifestazione.

Ecoinformazioni 13 novembre 2009

«La tensione verso e dentro la giunta è in crescita a causa della peggior gestione mai vista della questione muro sul lago. Sollecitati da più parti, informiamo che il Comitato Giù la Giunta si propone di mobilitare le persone di Como e provincia chiedendo di partecipare al prossimo Consiglio comunale, per dimostrare a questo sindaco e a questa giunta che la città non si è addormentata. Rivolgiamo quindi l'invito a partecipare, seguendo la linea di trasversalità dichiarata, a tutte le persone interessate aderenti ad associazioni e partiti di opposizione, rinunciando a simboli di parte e portando insieme la protesta contro la giunta e contro il muro. Sabato saremo per le vie della città murata a parlare con i passanti per spiegare le nostre ragioni».

appuntamenti novembre 2009


sabato 21 novembre 2009
dalle ore 14.00 alle ore 18.00
appuntamento in piazza Duomo
con il comitato Giulagiunta

lunedì 16 novembre 2009 ore 20.30
manifestazione durante il Consiglio comunale
contro la giunta e contro il muro

domenica 8 novembre 2009
manifestazione pubblica
in piazza Cavour
dalle ore 10 alle ore 13.30

domenica 8 novembre 2009

Manifestazione dell'8 novembre a Como

Ecoinformazioni 8 novembre 2009
Più di 150 persone hanno partecipato alla manifestazione contro Bruni e la sua Giunta che si è svolta domenica 8 novembre in piazza Cavour a Como dalle 10,30 alle 12,30. Pioggia e vento gelido, ma anche un’inedita unità di intenti tra le opposizioni. La critica a Bruni oltrepassa il muro.

L’obbiettivo del Comitato Giù la Giunta di riunire in un unica voce l’insieme delle critiche e delle proteste contro i mostri realizzati dal centrodestra comasco è stato raggiunto con una manifestazione corale nella quale la voce dei diversi esponenti delle forze politiche del centro sinistra e della sinistra lariana si sono composte insieme a quelle di associazioni e movimenti.

Ancora da costruire invece il tentativo, pur fortemente voluto dagli organizzatori, di riempire la piazza delle persone indignate per i diversi disastri compiuti dal sindaco Stefano Bruni e dalla sua Giunta indipendentemente dalle scelte politiche di ciascuno dei partecipanti.

Sotto la pioggia, al centro di piazza Cavour, si sono susseguiti gli interventi di Patrizia Signorotto (Giù la Giunta), Bruno Magatti (consigliere comunale di Paco, sull’Area Sant’Anna), Roberta Marzorati (Consigliere comunale di Per Como, una fiaba per riflettere su come abbattere i muri che dividono le persone), Donato Supino (consigliere comunale Prc, sul tema dei trasporti), Marcello Iantorno (consigliere comunale Pd, sull’area ex Trevitex), Maurizio Casarola (allenatore squadra di lotta, sul nuovo palazzetto dello sport di Muggiò) Edi Borgianni (Territorio precario, sulle paratie), Nino Taiana (Associazione Libero Fumagalli, sul porticciolo travolto dal Lario), Ermanno Pizzotti sulla gestione dei rifiuti), Renato Tettamanti (consigliere provinciale eletto nelle liste del Prc, sullo sviluppo del 20 per cento deciso dalla Regione Lombardia per il forno inceneritore di Como), Luca Corvi (segretario provinciale Pd, per un ringraziamento agli organizzatori e l’espressione della volontà di dialogo tra forze politiche e gli autoconvocati).

La manifestazione si è quindi spostata sotto i portici della piazza al riparo della pioggia, ma non del vento gelido che ha indotto gli organizzatori a concludere l’iniziativa intorno alle 12,30.

Positivo date le condizioni atmosferiche che hanno limitato la partecipazione il giudizio di Patrizia Signorotto che preannuncia che il Comitato organizzerà nei prossimi giorni un'altra assemblea per decidere nuove iniziative: «Si pensa a una manifestazione all’esterno del Comune la sera durante una seduta del Consiglio e ad un ulteriore impegno per rafforzare la rete di comunicazione tra i partecipanti».

Rifiuti: cosa fare - il caso di Como

Territorio Precario
Meno rifiuti, Più riciclo, Meno tasse, Più salute
In provincia di Como si producono troppi rifiuti urbani (274.772 tonnellate/anno-dato 2007), a cui si aggiungono gli enormi quantitativi di rifiuti speciali originati dalle attività produttive e commerciali.
Il Piano Provinciale Rifiuti prevede una percentuale massima di raccolta differenziata pari al 58% da raggiungere col 2012; punta quasi esclusivamente ad affrontare la questione dello smaltimento, attraverso l’incenerimento, il conferimento in discarica e il potenziamento del forno inceneritore di Como.
Bruciando rifiuti, anziché provvedere a ridurli all'origine e riciclare, si consuma più energia e si inquina.
La soluzione può essere contenuta in quattro punti: Meno rifiuti, Più riciclo, Meno tasse, Più salute


Meno rifiuti -
Si deve cambiare radicalmente il sistema di produzione, con un minore consumo di beni e di energia, adottare un diverso comportamento quando si effettuano gli acquisti, come scegliere prodotti alla spina, sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini attraverso campagne.
Il caso di Como città
Recentemente in Comune a Como è stato approvato un nuovo piano per la raccolta e smaltimento dei rifiuti che prevede, tra l’altro, l’eliminazione del sacco viola e l’istituzione della raccolta differenziata porta a porta monomateriale e l’introduzione della raccolta dell’umido.
Il bando per il precedente affidamento ha scadenza 30 aprile 2009, ma il Comune non è ancora pronto ad indire la gara per l’affidamento del servizio in base alle nuove linee guida.
E’ interessante percorrere la storia che porta all’affidamento ora in vigore.
Partiamo dal 01/01/2001, la società affidarla era la ACSM spa, a seguito di determinazione dirigenziale, con termine del servizio al 31/12/2004. Quindi, prolungamento fino al 31/12/2006, ulteriore proroga dal 01/01/2007 al 30/04/2007.
L’attuale affidamento trova origine da una procedura senza bando di gara - procedura negoziata - per la durata di due anni con decorrenza dal 01/05/2007. Erano state invitate cinque società, ma risultava pervenuta la sola offerta di un’ATI composta da Econord spa e ACSM ambiente (due tra le società selezionate).
La giunta – il 17/12/2008 – ha dato parere favorevole alla proroga del contratto in essere alle medesime condizioni in atto, per il tempo necessario per l’espletamento della gara. L’emissione del bando di gara è in ritardo.
La gestione del ciclo dei rifiuti è un servizio che influisce direttamente sulla salute dei cittadini, perciò, è importante che il Comune si attivi velocemente e in modo trasparente.
Più riciclo - Gli obiettivi di raccolta differenziata devono essere avanzati, fino a valori superiori all’80% e non considerare il recupero energetico (termovalorizzazione).
Meno tasse - Dove il riciclo funziona le tariffe inerenti il trattamento del ciclo dei rifiuti sono più convenienti.
Più salute - Gli elementi nocivi prodotti dalla combustione, quali la diossina e le nanoparticelle, vengono dispersi nell’ambiente, tutti elementi che nel tempo possono provocare danni alla salute.

sabato 7 novembre 2009

acqua - impediamo la privatizzazione

Il decreto 135/09 sarà discusso lunedì 16 Novembre dalla Camera, pertanto il presidio al Parlamento che avevamo previsto per mercoledì 18 Novembre risulterebbe inutile poichè avverrebbe a discussione conclusa.

E' urgente e indispensabile una mobilitazione straordinaria!

Il Parlamento privatizza l'acqua!

Impediamolo!

In concomitanza con la discussione dell’Art. 15 del decreto legge 135/09 presso la Camera dei Deputati.
Presidio sotto al Parlamento (Piazza Montecitorio)
Giovedì 12 Novembre ore 10.30

Il Senato, il 04 Novembre, ha approvato l'Art.15 del DL 135/09 che sottrae ai cittadini l’acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati e per le Banche.
Il decreto 135/09 approderà alla Camera dei Deputati a partire da lunedì 09 Novembre (in Commissione 1°) e verrà discusso dall'aula lunedì 16 Novembre.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua invita la cittadinanza, il “popolo dell’acqua”, le realtà sociali e territoriali, le reti ambientaliste e per la tutela dei beni comuni, le organizzazioni sindacali e il movimento degli studenti, ad una mobilitazione straordinaria partecipando alla manifestazione davanti al Parlamento giovedì 12 Novembre ore 10.30 a Piazza Montecitorio.

Mobilitiamoci per impedire la conversione in legge del decreto legge 135/09!
Partecipiamo tutte e tutti al presidio!


Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Per informazioni visitare il sito www.acquabenecomune.org

Oppure contattare:

Segreteria Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 15:00-19:00
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org

--
FIRMA L'APPELLO
CAMPAGNA NAZIONALE “SALVA L'ACQUA”
IL GOVERNO PRIVATIZZA L’ ACQUA !
http://www.petizionionline.it/petizione/campagna-nazionale-salva-lacqua-il-governo-privatizza-l-acqua-/133

giovedì 5 novembre 2009

Salva l'acqua - appello

Ottobre 2009 – Appello a cura
Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua

Salva l'acqua - campagna contro la privatizzazione del'acqua

Si tratta della definitiva consegna al mercato di un diritto umano universale

IMPEDIAMOLO !

Con un decreto del 10 settembre scorso il Governo regala l’acqua ai privati: sottrae ai cittadini l’acqua potabile, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati.

Oltre 400.000 cittadini hanno sottoscritto una legge d’iniziativa popolare per l’acqua pubblica, che riconosce il diritto all’acqua ma la proposta giace da due anni nei cassetti delle commissioni parlamentari.

Entro il prossimo 24 novembre, il decreto che privatizza l’acqua potrebbe diventare legge.

Si tratta della definitiva mercificazione di un bene essenziale alla vita

Si tratta di un provvedimento inaccettabile!

Pertanto, noi firmatari del presente Appello chiediamo:

- A tutti i Parlamentari il ritiro delle nuove norme che privatizzano l'acqua e di escludere il servizio idrico dai servizi pubblici locali di rilevanza economica riconoscendo l’autonomia di scelta dei modelli di affidamento da parte degli ATO ed Enti locali.

- Alle forze politiche di sostenere le proposte del Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua e in particolare la rapida approvazione della legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico.

- Ai Presidenti delle Regioni di presentare ricorso di costituzionalità contro l’Art.15 del D.L. 135/09 a tutela della autonomia degli Enti Locali sulla base del principio di sussidiarietà riconosciuto dalla Costituzione.

- Agli Eletti nei Consigli Comunali di prendere posizione contro l’Art.15 del D.L 135/09 e di assumere l’impegno ad inserire nello Statuto Comunale il riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e dichiarando il servizio idrico privo di rilevanza economica.

- Ai Cittadini di protestare contro questo Decreto del Governo facendo pressioni sui parlamentari e raccogliendo adesioni a sostegno del presente impegno.

Il presente Appello con le firme raccolte sarà inviato anche al Presidente della Repubblica
e ai Presidenti delle due Camere

L’acqua è un diritto umano universale e un bene comune da conservare per le future generazioni.

Il servizio idrico deve essere gestito da enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori.

Salvare l’acqua è una questione di democrazia

Ottobre 2009 – Appello a cura
Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua

FIRMA L'APPELLO
CAMPAGNA NAZIONALE "SALVA L'ACQUA"
IL GOVERNO PRIVATIZZA L´ ACQUA !
http://www.petizionionline.it/petizione/campagna-nazionale-salva-lacqua-il-governo-privatizza-l-acqua-/133

Como - manifefestazione 8 novembre

mercoledì 4 novembre 2009

Como - paratie - manifestazione 8 novembre

Ecoinformazione 4 novembre 2009

Manifestazione contro Bruni e la sua giunta domenica 8 novembre dalle 10 alle 13,30 in piazza Cavour. L’assemblea di martedì 3 novembre indetta dai promotori di Giù la giunta ha deciso di fare propria modificandola l’iniziativa del Pd già in corso di organizzazione. La presenza in piazza nelle intenzioni degli organizzatori sarà aperta a tutte le persone che condividono la necessità di cambiare il governo della città e non avrà caratterizzazioni di partito, né simboli di associazioni o movimenti.



Una cinquantina di persone hanno partecipato martedì 3 novembre nel Salone Noseda della Camera del lavoro della Cgil di Como all’incontro di Giù la giunta il gruppo di persone attivo contro il governo Bruni della città di Como.

Nell’assemblea moderata da Alessio Brunialti sono stati molti gli interventi di consiglieri comunali dell’opposizione (Pd, Per Como, Area 2010), di personalità politiche di Paco del Prc, di associazioni come l’Arci e Territorio precario, di cittadini.

Denominatore comune della serata la convinzione dei partecipanti che la vicenda del muro a lago costituisca l’ultimo affronto alla città e che non sia tollerabile attendere la fine del mandato per liberarsi del sindaco Bruni e della sua Giunta.

L’iniziativa decisa, la manifestazione fissata per domenica 8 novembre in Piazza Cavour, per i suoi tratti di apartiticità (mancanza di bandiere e di simboli) da qualche intervento ritenuta una scelta poco trasparente visto che i partiti ci sono e con forza tra gli organizzatori, tende quindi ad aggregare non solo i cittadini che già condividono il punto di vista delle opposizioni che denunciano i danni fatti alla città dalle giunte di centrodestra che si sono susseguite a Como, ma anche gli elettori scontenti e arrabbiati della maggioranza che si confida siano convinti dell’insostenibilità dell’attuale governo della città. In ogni caso la manifestazione è per gli organizzatori un’occasione per esporre con competenza i guasti prodotti dalle scelte sbagliate degli ultimi anni grazie a spazi informativi che saranno dedicati ai diversi mostri generati dal centrodestra lariano: dalle paratie all’affare Nuovo Sant’Anna, dalla Ticosa alla gestione dei rifiuti, dal porticciolo Marina 2 alla Trevitex. Senza trascurare la desertificazione culturale ben simbolizzata dalla chiusura dei cinema in città.

Como - paratie - manifestazione

Ecoinformazione 4 novembre 2009
Manifestazione contro Bruni e la sua giunta domenica 8 novembre dalle 10 alle 13,30 in piazza Cavour. L’assemblea di martedì 3 novembre indetta dai promotori di Giù la giunta ha deciso di fare propria modificandola l’iniziativa del Pd già in corso di organizzazione. La presenza in piazza nelle intenzioni degli organizzatori sarà aperta a tutte le persone che condividono la necessità di cambiare il governo della città e non avrà caratterizzazioni di partito, né simboli di associazioni o movimenti.



Una cinquantina di persone hanno partecipato martedì 3 novembre nel Salone Noseda della Camera del lavoro della Cgil di Como all’incontro di Giù la giunta il gruppo di persone attivo contro il governo Bruni della città di Como.

Nell’assemblea moderata da Alessio Brunialti sono stati molti gli interventi di consiglieri comunali dell’opposizione (Pd, Per Como, Area 2010), di personalità politiche di Paco del Prc, di associazioni come l’Arci e Territorio precario, di cittadini.

Denominatore comune della serata la convinzione dei partecipanti che la vicenda del muro a lago costituisca l’ultimo affronto alla città e che non sia tollerabile attendere la fine del mandato per liberarsi del sindaco Bruni e della sua Giunta.

L’iniziativa decisa, la manifestazione fissata per domenica 8 novembre in Piazza Cavour, per i suoi tratti di apartiticità (mancanza di bandiere e di simboli) da qualche intervento ritenuta una scelta poco trasparente visto che i partiti ci sono e con forza tra gli organizzatori, tende quindi ad aggregare non solo i cittadini che già condividono il punto di vista delle opposizioni che denunciano i danni fatti alla città dalle giunte di centrodestra che si sono susseguite a Como, ma anche gli elettori scontenti e arrabbiati della maggioranza che si confida siano convinti dell’insostenibilità dell’attuale governo della città. In ogni caso la manifestazione è per gli organizzatori un’occasione per esporre con competenza i guasti prodotti dalle scelte sbagliate degli ultimi anni grazie a spazi informativi che saranno dedicati ai diversi mostri generati dal centrodestra lariano: dalle paratie all’affare Nuovo Sant’Anna, dalla Ticosa alla gestione dei rifiuti, dal porticciolo Marina 2 alla Trevitex. Senza trascurare la desertificazione culturale ben simbolizzata dalla chiusura dei cinema in città.