domenica 8 novembre 2009

Rifiuti: cosa fare - il caso di Como

Territorio Precario
Meno rifiuti, Più riciclo, Meno tasse, Più salute
In provincia di Como si producono troppi rifiuti urbani (274.772 tonnellate/anno-dato 2007), a cui si aggiungono gli enormi quantitativi di rifiuti speciali originati dalle attività produttive e commerciali.
Il Piano Provinciale Rifiuti prevede una percentuale massima di raccolta differenziata pari al 58% da raggiungere col 2012; punta quasi esclusivamente ad affrontare la questione dello smaltimento, attraverso l’incenerimento, il conferimento in discarica e il potenziamento del forno inceneritore di Como.
Bruciando rifiuti, anziché provvedere a ridurli all'origine e riciclare, si consuma più energia e si inquina.
La soluzione può essere contenuta in quattro punti: Meno rifiuti, Più riciclo, Meno tasse, Più salute


Meno rifiuti -
Si deve cambiare radicalmente il sistema di produzione, con un minore consumo di beni e di energia, adottare un diverso comportamento quando si effettuano gli acquisti, come scegliere prodotti alla spina, sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini attraverso campagne.
Il caso di Como città
Recentemente in Comune a Como è stato approvato un nuovo piano per la raccolta e smaltimento dei rifiuti che prevede, tra l’altro, l’eliminazione del sacco viola e l’istituzione della raccolta differenziata porta a porta monomateriale e l’introduzione della raccolta dell’umido.
Il bando per il precedente affidamento ha scadenza 30 aprile 2009, ma il Comune non è ancora pronto ad indire la gara per l’affidamento del servizio in base alle nuove linee guida.
E’ interessante percorrere la storia che porta all’affidamento ora in vigore.
Partiamo dal 01/01/2001, la società affidarla era la ACSM spa, a seguito di determinazione dirigenziale, con termine del servizio al 31/12/2004. Quindi, prolungamento fino al 31/12/2006, ulteriore proroga dal 01/01/2007 al 30/04/2007.
L’attuale affidamento trova origine da una procedura senza bando di gara - procedura negoziata - per la durata di due anni con decorrenza dal 01/05/2007. Erano state invitate cinque società, ma risultava pervenuta la sola offerta di un’ATI composta da Econord spa e ACSM ambiente (due tra le società selezionate).
La giunta – il 17/12/2008 – ha dato parere favorevole alla proroga del contratto in essere alle medesime condizioni in atto, per il tempo necessario per l’espletamento della gara. L’emissione del bando di gara è in ritardo.
La gestione del ciclo dei rifiuti è un servizio che influisce direttamente sulla salute dei cittadini, perciò, è importante che il Comune si attivi velocemente e in modo trasparente.
Più riciclo - Gli obiettivi di raccolta differenziata devono essere avanzati, fino a valori superiori all’80% e non considerare il recupero energetico (termovalorizzazione).
Meno tasse - Dove il riciclo funziona le tariffe inerenti il trattamento del ciclo dei rifiuti sono più convenienti.
Più salute - Gli elementi nocivi prodotti dalla combustione, quali la diossina e le nanoparticelle, vengono dispersi nell’ambiente, tutti elementi che nel tempo possono provocare danni alla salute.

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