giovedì 26 novembre 2009

Paratie: nuovo progetto - nuove critiche

La Provincia 25 novembre 2009

Il soprintendente ha già criticato il progetto in corso di elaborazione: «Comunque altera la visuale»

Scottato dalle polemiche che l'hanno investito in pieno dopo la scoperta del muro sul lungolago, il sindaco Stefano Bruni sembra intenzionato a chiedere che, nel nuovo progetto, non sia prevista nemmeno una minima barriera. Niente arredi, niente fioriere o panchine.
Stando ai ben informati, Bruni questa volta vuole procedere con i piedi di piombo. Forse fin troppo, tanto che sull'aspetto della nuova passeggiata ci sarebbe già stata più di una frizione con i tecnici. Con l'addio al muro così come previsto, d'altra parte, si otterrebbe una maxi passeggiata larga 20 metri e lunga 176, rialzata rispetto al piano attuale e di fatto simile a una pista di atterraggio. Una soluzione che ha già fatto storcere il naso a molti e che terrà banco nelle prossime
settimane. La bozza che verrà presentata pubblicamente a breve, infatti, non affronta il problema, ancora tutto da analizzare. Al termine del vertice politico di ieri, comunque, prevaleva l'ottimismo: «L'accordo c'è e la cosa importante è buttare giù il muro entro un paio di mesi», ha sintetizzato il presidente della Provincia Leonardo Carioni.
A sorpresa, intanto, ha preso posizione sulla vicenda del muro il soprintendente regionale ai Beni architettonici e paesaggistici Alberto Artioli. In una lettera inviata a Comune e Provincia, che ha peraltro suscitato malumore ed è stata giudicata da più parti «intempestiva», Artioli entra nel merito del nuovo progetto in fase di gestazione, valutandolo positivamente ma sottolineando al contempo che la visuale del lago non sarà in ogni caso paragonabile a quella cui per secoli i
comaschi sono stati abituati. Per la concezione stessa alla base della nuova passeggiata, è il parere del soprintendente, sarà infatti inevitabile danneggiare parzialmente l'amenità del luogo. Lo stesso Artioli, che ha anticipato in modo irrituale alcune valutazioni, dovrà tra l'altro approvare ufficialmente il nuovo progetto che verrà curato dai tecnici di Palazzo Cernezzi. Quel che è certo è che la quota antiesondazione di 200,30 metri sul livello del mare non verrà modificata, sebbene il titolare della Soprintendenza lombarda abbia inserito anche questo nel ventaglio delle possibilità.
Mi. Sa.

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