mercoledì 8 ottobre 2008

Un po' di dati non fanno mai male alla conoscenza

Il corrierino di Como, 24 agosto 2008
Lago alto e invasi stracolmi Autunno a rischio esondazione
Il Consorzio dell’Adda: «Se piove nella media piazza Cavour finirà sott’acqua»

Nell’anno delle paratie, il lago
potrebbe giocare un altro brutto
scherzo. Se le piogge autunnali non
faranno i capricci, se cioè la media
delle precipitazioni stagionali verrà
rispettata anche nel 2008, Como finirà
nuovamente sott’acqua. La previsione
giunge dal direttore del Consorzio
dell’Adda, Luigi Bertoli, che spiega:
«Dopo le intensissime e inattese
piogge di luglio, le piene autunnali
potrebbero effettivamente diventare
problematiche sul piano della gestione
dei livelli idrometrici del Lario». A
determinare questo nuovo pericolo
esondazione sono almeno due fattori:
il livello del lago, molto alto rispetto
alla media storica e, soprattutto, la
quantità di acqua immagazzinata negli
invasi a monte, in Valtellina.
Attualmente, i bacini di raccolta sono
praticamente al limite della loro
capienza, sfiorando l’85% della loro
capacità in un periodo in cui
solitamente non raggiungono il 50%.
Il Consorzio, spiega il direttore, «in
questo momento sta riversando in
pianura molta acqua, un terzo in più
rispetto a quanto ad esempio veniva
erogato lo scorso anno». Nonostante
ciò, il livello del lago rimane «molto
alto », attorno ai 40 centimetri sopra lo
zero idrometrico. Continuando di
questo passo, si arriverà alla stagione
delle piogge (tra ottobre e novembre)
con il lago ancora piuttosto altino e,
soprattutto, con gli invasi pieni. «La
minore capacità di trattenere l’acqua a
monte - spiega Bertoli - potrebbe
determinare, nel caso in cui le
precipitazioni fossero intense, un
rapido innalzamento del livello del
Lario» e, di conseguenza, una nuova
esondazione in piazza Cavour. Il
direttore del Consorzio, quasi a voler
stoppare (o anticipare) eventuali
polemiche, insiste sulle scelte di questi
giorni. «Nonostante a valle non serva
tutta quest’acqua, noi la mandiamo
fuori ugualmente per evitare altre
piene, magari tra qualche settimana o
tra qualche mese». Una vera e propria
prevenzione che potrebbe comunque
non bastare se le piogge autunnali
fossero molto intense. In realtà,
aggiunge Bertoli, non è nemmeno del
tutto vero che la pianura sia
indifferente alla quantità di acqua
erogata. «Ci sono alcuni punti della
Bassa dove quest’an - no non è piovuto
e dove hanno continuato a irrigare con
la nostra acqua». E anche le centrali
termiche hanno sfruttato a pieno un
flusso maggiore, rispetto agli anni
scorsi, per il raffreddamento dei loro
impianti. Resta il fatto che l’esta - te
2008 sarà ricordata a lungo come una
delle più piovose. Basta dare un’oc -
chiata alle cifre dell’anno precedente
per capire di cosa si stia parlando. Da
gennaio ad agosto, è stato calcolato un
afflusso di acqua nel Lario superiore
ai 4 milioni di metri cubi. Nel 2007,
nello stesso periodo, entrarono nel
lago “sol - tanto” 2,4 milioni di metri
cubi d’acqua. Quest’a n n o, poi,
l’erogazione media verso la pianura è
stata di 190 metri cubi al secondo,
contro i 124 del 2007. Anche gli
invasi, come detto, sono quasi al
limite. Nella terza settimana di agosto,
nonostante il sole, i bacini montani
sono cresciuti ancora di circa 13
milioni di metri cubi. Dal 15 giugno al
15 agosto, la capienza degli invasi è
salita dal 54 all’82%. Un terzo in più
rispetto al 2007. Un campanello d’allar
- me in vista del prossimo autunno.
(da. c. )

Nessun commento: