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COMUNICATO STAMPA
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” disapprova il Protocollo d’intesa siglato tra le istituzioni e la Holcim
No ai rifiuti bruciati nella Cementeria di Merone!
“I Comuni e le Province devono schierarsi contro l’incenerimento da parte della Holcim"
MERONE (CO) – “Inutile e scandaloso il Protocollo d’intesa sottoscritto tra le istituzioni e la Holcim per l’incenerimento dei rifiuti nella cementeria di Merone”. Così il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” commenta il Protocollo d’Intesa siglato tra i Comuni di Merone e Monguzzo, le Province di Como e Lecco e la multinazionale svizzera, per l’utilizzo dei rifiuti nei forni del cementificio meronese.
Nel “Protocollo per un utilizzo responsabile ed ecoefficiente (!?) delle risorse energetiche alternative presso la cementeria di Merone” ci si limita a stabilire:
- il monitoraggio in continuo delle emissioni dai forni;
- le analisi quadrimestrali, eseguite da “Società competenti”, per alcune sostanze inquinanti;
- la creazione di una commissione tecnica, formata dai rappresentanti delle 4 istituzioni pubbliche e dalla Holcim stessa (!?).
Dichiarano i responsabili del Circolo Ambiente: “Il Protocollo non aggiunge niente di nuovo a quanto già esiste e che, come più volte denunciato, non è mai servito a ridurre l’impatto ambientale dell’attività della Holcim. Infatti il monitoraggio continuo è imposto dalla legge e a Merone esiste già da anni. Le analisi quadrimestrali saranno eseguite da un laboratorio privato pagato dalla Holcim stessa! Anche la commissione tecnica esisteva già da anni (senza la Provincia di Lecco) e finora non ha prodotto alcun risultato, basti pensare che le decisioni devono essere “concordate” con la cementeria stessa! Per noi questo accordo è scandaloso: il Protocollo non servirà a nulla, se non ad avallare l’incenerimento dei rifiuti. In pratica è l’ennesimo appiattimento delle istituzioni nei confronti della multinazionale svizzera!”
A conferma di questo è sufficiente sottolineare come gli enti pubblici non hanno nemmeno avuto il coraggio di inserire nel documento la parola <
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ricorda che, in base ad uno studio sulle ricadute, i fumi derivanti dai camini dello stabilimento di Merone colpiscono sia i comuni della provincia di Como che quelli della sponda lecchese, Costa Masnaga e Rogeno in particolare.
Inoltre ad ottobre dello scorso anno la Regione ha autorizzato la cementeria di Merone a bruciare più di 100.000 tonnellate all’anno di <
Contro tale autorizzazione si erano inizialmente (settembre 2007) espressi anche i Sindaci di Merone e Monguzzo, oltre alla Giunta Provinciale di Lecco, la quale aveva subordinato il parere alle seguenti condizioni:
“ - nessuna deroga ai limiti previsti dal D.lgs n. 133/2005 per quanto riguarda il TOC (composti organici volatili) e l’SO2 (anidride solforosa);
- acquisizione di Valutazione d’Incidenza per il SIC lago di Pusiano;
- realizzazione di adeguate misure di compensazione.”
Condizioni che non sono state tenute in considerazioni dalla Regione.
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” insiste sul fatto che le istituzioni debbano adoperarsi per impedire alla cementeria di inquinare bruciando decine di migliaia di tonnellate di rifiuti pericolosi.
Concludono gli ambientalisti: “Le istituzioni, anziché sottoscrivere questo inutile Protocollo, devono impedire l’incenerimento dei rifiuti. La Holcim non può continuare a bruciare i rifiuti in un territorio già pesantemente inquinato!”
CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”
Merone, 29 settembre 2008
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