mercoledì 8 ottobre 2008

Ennesime critiche alle paratie sulle pagine de

La provincia, 05 settembre 2008

Passo e ripasso dal lungolago e mi attraggono le immagini esposte che
rappresentano le varie fasi del lavoro che alle spalle della palizzata
è in corso di avanzata esecuzione. Dalle finestre della palizzata si
intravedono le palancole che trattengono l'acqua del lago, quelle che
porteranno le paratoie mobili. Mi entusiasma vedere che verrà ampliata
la passeggiata a lago. Ciò va nella direzione di valorizzare le rive,
come già avevano fatto i nostri illuminati "vecchi" quando hanno
realizzato le passeggiate di villa Olmo e di villa Geno. Mi rammarica
invece che gli Enti pubblici non propongano dove parcheggiare
l'automobile o di dove farla correre per non interferire con l'ambiente
e con la "gente" mentre si rilassa in luoghi di rara bellezza. Come è
possibile che nell'ambito di un progetto così ampio le Amministrazioni
pubbliche non abbiano trovato una soluzione per il parcheggio delle
autovetture, quelle dirette in centro, quelle che infastidiscono di
sera il viale di villa Geno, percorrendo lo stretto nastro di asfalto a
fianco dei tavoli dei ristoratori, che offrono tutto il meglio della
loro cucina condito dagli odori del gasolio bruciato? Lì oltretutto si
attesta la funicolare di Brunate che forse i comaschi sottovalutano. In
secondo luogo le Amministrazioni non si sono poste il problema di dove
far correre le automobili che transitano sul lungolago. Ho visto camion
colmi di pietrame scaricare nell'area a ridosso delle palancole esterne
per riempire, senz'altro con oneri consistenti, il vuoto che si è
formato tra il fondo del lago prosciugato e il livello della futura
passeggiata. Non sarebbe stato più opportuno lasciare quel "vuoto",
realizzare sopra un solaio di copertura e lì sotto far correre una
strada che liberasse dalle auto il lungolago? Chissà se sto sognando o
se sono gli Amministratori a essere miopi!!! "Ai posteri l'ardua
sentenza".
Alberto Botta
Già consigliere provinciale

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