mercoledì 8 ottobre 2008

Como: città nemica dell'ambiente...

... e non siamo i soli a dirlo :-)

La provincia, giovedì 28 agosto 2008
Città nemica dell'aria
L'Istat declassa il Lario Ambiente: nella classifica dei capoluoghi Como scivola al 78° posto

Un ambiente sano significa migliore qualità della vita, minori costi sanitari, futura eredità di bellezza e beni preziosi per i nostri figli e nipoti. Peccato che questo, a Como, sia ancora un miraggio: secondo l’indagine sugli indicatori ambientali urbani diffusa ieri dall’Istat, il capoluogo comasco batte la fiacca. Nel 2006 Como era al 75° posto su 111 capoluoghi di provincia oggetto dell’indagine: nel 2007 è stata declassata al 78° posto.
Sono le qualità chimiche, fisiche e biologiche delle risorse ambientali (aria, acqua, suolo) a determinare la classifica nazionale. Prendiamo ad esempio il settore della raccolta differenziata: a Como - pile esauste, accumulatori e farmaci - ciascun abitante ha raccolto 0,7 chili nel 2007. Nel 2004 i comaschi raccoglievano 0,4 chili, diventati 0,6 nel 2006. Queste cifre, tuttavia, diventano nere dalla vergogna se paragonate con i 2,5 chili di Bolzano e gli 1,8 di Ravenna. Per carità, la media italiana è di 0,4 chili, ma Como fa ancora troppo poco. Altro capitolo è quello dei giorni di superamento del limite previsto per le polveri sottili, il cosiddetto Pm10. A Como i giorni neri erano stati nel 2003 ben 65, scesi a 56 nel 2004, balzati a 122 nel 2005, 101 nel 2006 e 93 nel 2007. Anche qui i confronti sono deludenti: la media italiana è stata, nel 2007, di 71,4 giorni, mentre città come Imperia, Ascoli Piceno, Matera, Nuoro, Belluno e Siena hanno superato i livelli di appena, rispettivamente, 2 giorni, 7, 7, 10, 12 e 13. C’è chi, tuttavia, ha fatto peggio: nel 2007 il numero di giorni di superamento del limite per il Pm10 a Siracusa e Massa è stato di 273 e 226.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E come se non bastasse ALTRO CEMENTO in arrivo.

La provincia, 28/08/08
Tangenziale di Como: c'è l'accordo
Ecco come sarà la nuova strada
Via alla progettazione definitiva ed esecutiva che si tradurrà in ruspe e operai nel 2010. L’obiettivo è quello della conclusione e, quindi, dell’apertura dell’arteria viabilistica per il 2013. Guarda nel video come sarà il primo lotto dell'opera
COMO Il primo lotto della tangenziale di Como e di Varese si farà e, ieri, è stato firmato il contratto per la progettazione definitiva ed esecutiva che si tradurrà in ruspe e operai nel 2010. L’obiettivo è quello della conclusione e, quindi, dell’apertura dell’arteria viabilistica che consentirà di togliere dalla viabilità ordinaria 65mila veicoli al giorno (si arriverà a 105mila quando verrà ultimato anche il secondo lotto) per il 2013. La notizia arriva a 24 ore dal blitz a Villa Saporiti dal presidente Leonardo Carioni del leader della Lega Nord e ministro alle Riforme Umberto Bossi che si è personalmente impegnato a reperire i fondi per i secondi lotti dell’intervento, ancora mancanti. Nel dettaglio il contratto siglato comprende la progettazione definitiva ed esecutiva e la realizzazione della cosiddetta "tratta A" della Pedemontana (dalla A8 alla A9, 15.1 km per 565 milioni di euro) dell’autostrada e dei primi lotti delle tangenziali di Como e Varese per un importo complessivo di 630 milioni di euro. Le imprese vincitrici della gara, tra cui Impregilo in qualità di mandataria, hanno ora 4 mesi per predisporre il progetto definitivo, da consegnare entro la fine dell’anno per essere messo in approvazione all’inizio del 2009 insieme al progetto definitivo del resto dell’opera. Grazie al fatto che l’affidamento al contraente generale consente di evitare un’ulteriore gara, i lavori della tratta da Cassano Magnago a Lomazzo e del primo lotto delle tangenziali di Como e Varese potranno cominciare nella primavera 2010 e concludersi entro il 2013.

http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/31146/