mercoledì 5 maggio 2010

Premi per il muro, tutti contro il sindaco

La Provincia 5 maggio 2010

Bruni insiste: «Viola e Ferro hanno già pagato con la vergogna», ma l'intera maggioranza lo scarica

I 15mila euro di "retribuzione di risultato" a ciascuno dei due dirigenti di Palazzo Cernezzi che si sono occupati del cantiere delle paratie e, quindi, del muro, porta l'intero consiglio comunale contro il sindaco StefanoBruni. Consiglio che, aveva sfiduciato il direttore dei lavori Antonio Viola e il responsabile unico del procedimentoAntonio Ferro, ma che poi erano rimasti al loro posto.
Ieri mattina il sindaco ha difeso i due tecnici dicendo che «il sistema premiante prevede tutti gli obiettivi e sono stati penalizzati su quell'obiettivo: non si può cancellare tutto il resto che hanno fatto». E ancora: «La punizione l'hanno già subita nell'onta, che è molto superiore ai mille euro (il massimo di premio ai dirigenti comunali è arrivato a 16mila euro, ma il minimo a 6mila, ndr). Ne ho anche parlato in giunta. Il muro esisteva nel progetto, non sono i due dirigenti gli ideatori del muro. Loro hanno avallato e inventato l'extramuro, ma attenzione con il parere favorevole dei tre progettisti e della commissione paesaggio della Provincia. In questo gli architetti (non li cita ì, ma fa chiaramente intendere il progettista Renato Conti, il dirigente della Provincia Giuseppe Cosenza che aveva pure sanzionato il Comune per la realizzazione dell'opera, e il presidente della commissione paesaggio del Comune Fulvio Capsoni che era stato molto critico, ndr) sono più responsabili degli ingegneri. In più Ferro e Viola sono stati disponibili a stare al loro posto e per fortuna sono rimasti, se no sarebbe stato un grave problema. Un nuovo direttore lavori avrebbe bloccato tutto».
Se il parere della minoranza è noto, tutta la maggioranza (Pdl, Lega e Liberi per Como) attacca il sindaco. «Trovo inopportuno - tuona il capogruppo della Lega Giampiero Ajani - che ai due dirigenti vengano assegnati questi 15mila euro cadauno. È una beffa, visto tutto quello è successo non bisognava dare il benefit. È qualcosa che non è dovuto perché non è stato meritato. Avrei dato un segnale preciso anche alla gente evitando un premio così elevato anche perché parliamo del direttore lavori e del responsabile del procedimento, che non è che non hanno responsabilità. Dovrebbero avere una copertura assicurativa: io come professionista privato se sbaglio pago, o meglio paga la mia assicurazione».
Contrario anche il Pdl in blocco. Il capogruppo Marco Butti dice: «La situazione non è semplice, ma c'è massimo rispetto umano verso i due tecnici. Il tema della valutazione su tutti i dirigenti è oggetto delle prossime riunioni visto che anche la commissione ha chiesto più volte di entrare nel dettaglio e si sta preparando un ordine del giorno. In attesa di conoscere il metodo la cosa mi lascia molto perplesso». Il primo firmatario dell'ordine del giorno è il vice capogruppo Pasquale Buono: «Sicuramente i primi commenti durante l'arco della giornata da parte dei cittadini sono molto negativi. Bisognava dare un segnale più forte e per questo presenteremo un documento. Il problema c'è».
Durissimo Emanuele Lionetti, capogruppo diLiberi per Como: «Già in aula avevo manifestato tutta la mia contrarietà a questo fatto che aveva messo in profonda difficoltà gli amministratori. Non riusciamo neanche a sistemare gli asfalti, abbiamo perso ogni genere di credibilità sull'opinione pubblica per fatti come muro, Ticosa: è inaudito vedere assegnare compensi così alti ai responsabili del muro. Ferro, tra l'altro, è doppiamente responsabile perché avrebbe dovuto controllare. Il comportamento del sindaco è gravissimo, avrebbe dovuto intervenire e non consentire una cosa del genere».

Gisella Roncoroni

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