lunedì 31 maggio 2010

La marina israeliana attacca dal mare e dal cielo la flottiglia della pace

ecoinformazioni

MITTENTE Donne in nero Como

DATA 31/05/2010 18.41

COMUNICATO STAMPA

È strage La marina israeliana attacca dal mare e dal cielo la flottiglia della pace. Presenza silenziosa delle Donne in nero a Como, in piazza San Fedele, mercoledì 2 giugno alle 17.

È con profondo sdegno e sgomento che abbiamo appreso questa mattina la tragica notizia dell'uccisione di 19 attivisti per la pace − membri della società civile internazionale, uomini e donne diretti verso la Striscia di Gaza − da parte dell'Esercito israeliano, che ha assaltato con un atto di pirateria il convoglio umanitario. Il nostro primo desiderio è esprimere tutto il dolore per le vittime e tutta la solidarietà agli attivisti che sono in mare.

La Freedom Flottilla − salpata da Cipro nei giorni scorsi per compiere una missione di pace, nel tentativo di rompere l’assedio imposto alla Striscia di Gaza, portando a bordo delle navi aiuti umanitari, materiali di prima necessità, cibo, cemento per la ricostruzione delle case dopo la distruzione causata dall'attacco israeliano "Piombo fuso" (dicembre 2008 - gennaio 2009) – è stata assaltata in acque internazionali in palese violazione della legalità internazionale, e del rispetto dei fondamentali diritti umani.

Israele ha mostrato ancora una volta che l’unica modalità che sa usare è quella militare, considerandosi, con arroganza, al di sopra delle leggi, in nome di un’impunità che troppo spesso gli è stata garantita dalla comunità internazionale disposta a non fare pagare il prezzo ad Israele delle sue violazioni.

«È un crimine contro l'umanità e la decenza quello di cui si è macchiata, colpendo un convoglio umanitario composto da attivisti e attiviste pacifici diretti verso la Striscia di Gaza per romperne l'assedio, che dimostra la realtà di un'occupazione militare che continua. La motivazione addotta che gli internazionali aiutassero Hamas è ridicola: chi aiuta la divisione dei palestinesi è chi continua a punire collettivamente la popolazione di Gaza con l'assedio e tutta la popolazione palestinese con l’occupazione militare.

Aveva ragione David Grossman – scrittore e pacifista israeliano – quando nel corso di una manifestazione nel quartiere di Sheik Jarrah, a Gerusalemme Est, contro l'espulsione di cittadini palestinesi dalle loro case da parte coloni israeliani, ha affermato che ormai Israele è come una pianta carnivora che divora anche se stessa.

Di fronte alla strage di civili compiuta da Israele, la comunità internazionale ed i governi del mondo prendano una posizione chiara ed inequivocabile, per dire basta una volta e per tutte all'impunità di uno stato che continua a perpetrare odio e violenza, violando continuamente il diritto internazionale e quello umanitario. Dia forza ed ascolti quelle voci che in Israele, insieme ai palestinesi, dicono che l'occupazione militare uccide tutte e tutti». Ha affermato Luisa Morgantini, già Vice Presidente del Parlamento Europeo, per conto dell’Associazione per la Pace.

Noi Donne in nero invitiamo ad aderire e a partecipare alla presenza silenziosa che si terrà a Como, in piazza San Fedele, mercoledì 2 giugno alle 17 e ad inviare lettere di protesta al ministro Frattini (unita.crisi@esteri.it).

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