lunedì 24 maggio 2010

paratie - incentivi

Prosegue in Consiglio comunale a Como l’ostruzionismo delle minoranze anche nella seduta di lunedì 17 maggio. L’assemblea di Palazzo Cernezzi si riunisce anche stasera, domani e dopodomani, quando affronterà la mozione di sfiducia al sindaco.


Ecoinformazioni 18 maggio 2010

Paratie

Nelle dichiarazioni preliminari Roberta Marzorati, Per Como, ha chiesto se «verranno dati altri soldi di incentivo a Ferro e Viola». «Ho guardato le paratie dalla diga foranea – è intervenuto anche Luigi Bottone, Liberi per Como – le nuove scalinate sono irregolari, a esse e con cunette è un altro sbaglio?». Sulle scalinate definite “tipo Gardaland” è intervenuto anche Mario Lucini, Pd, che ha precisato come nel progetto originario non si parlasse di pannelli di pietra: «Sacaim ha proposto di non fare una muratura vera e propria, ma di utilizzare pannelli prefabbricati con lastre fittizie». «È possibile avere una copia dei progetti su cui sta lavorando Sacaim ora» ha chiesto Alessandro Rapinese, Area 2010.

Via il sindaco
«Il cittadino ci costa 8-9mila euro a numero, perché non usiamo questi soldi per sistemare le buche delle strade? – ha chiesto Mario Molteni, Per Como, che ha aggiunto – ho letto poi il sondaggio pubblicato sull’ultimo numero, hanno risposto in 39! Chiedono per il prossimo numero di dire le priorità per la città, invito tutti a scrivere e a chiedere di mandare a casa la Giunta e il sindaco! Noi di Per Como lo faremo».

Varie
Vittorio Mottola, Pd, ha chiesto la sistemazione di un semaforo pedonale a P. Chiasso, mentre la collega di partito Silvia Magni ha chiesto lumi sullo svolgimento dei lavori per il teleriscaldamento ad Albate e di darne notizia alla Circoscrizione oltre a domandare l’apertura anche serale della sala prove comunale «per quei giovani under 30 che durante la settimana lavorano». Emanuele Lionetti, Liberi per Como, ha proposto di togliere la possibilità di utilizzo del suolo pubblico a quegli esercizi che “sforano” dagli spazi assegnati dopo essere stati colti in fallo per tre volte.

Bilancio
Dopo l’appello e un minuto di silenzi, chiesto da Arturo Arcellaschi, Pdl, per i due soldati italiani morti in Afganistan il Consiglio ha ripreso la discussione sugli emendamenti al Bilancio comunale.
Sono stati bocciati quindi tutti gli emendamenti e i subemendamenti proposti (alcuni anche non condivisi da tutta la minoranza).
Non è stato approvato il finanziamento della ristrutturazione della micro piscina delle Scuole medie di Lora e neppure quella di Sagnino, né la «riorganizzazione degli orti dell’area prospiciente il campo sportivo di Tavernola».
«Gli emendamenti non sono campati in aria – ha concesso il primo cittadino Bruni – ma le risorse sono molto poche e bisogna fare scelte di priorità. Questo non vuol dire che non condividiamo il contenuto di alcuni degli emendamenti», per cui la Giunta ha però sempre espresso parere contrario.
È stato ritirato l’emendamento che chiedeva l’eliminazione dell’amianto dalla sede della Circoscrizione 8 perché il sindaco ha assicurato: «abbiamo stanziato le risorse già da due esercizi, ma non si è potuto intervenire nelle more della definizione con Aler della permuta per acquisire la struttura. A brevissimo si interverrà».
Una seduta a tratti paradossale con battibecchi tra minoranze e presidente del Consiglio Pastore sull’interpretazione del regolamento e questioni procedurali, mentre il secondo spingeva per limitare l’ostruzionismo chiedendo di presentare anticipatamente tutti i subemendamenti, con un tocco surreale quando dopo una pausa non ben precisata Pastore ha chiesto di chi fossero le chiavi di una macchina recuperate per terra. Passate le 23 il Pdl ha chiesto una sospensione ed è poi rientrato in aula chiedendo una riunione dei capigruppo per illustrare una proposta di svolgimento dei lavori, data l’ora il Consiglio è stato sciolto, mentre i capigruppo si sono fermati a discutere.
[Michele Donegana, ecoinformazioni]

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