venerdì 1 agosto 2008

Il lago straripa fino al parlamento

La provincia, giovedì 31 luglio 2008

Il lago straripa fino al parlamento
L'esondazione arriva fino in Parlamento
Interrogazione della Lega a Montecitorio.
Il ministro: «Serve una diversa politica di tutela del suolo»

L'esondazione di piazza Cavour (350mila euro di danni diretti e 2 milioni per quelli "indiretti") è arrivata ieri pomeriggio in Parlamento e, più precisamente, nell'aula di Montecitorio. Durante il cosiddetto "question time" (il Governo fornisce verbalmente risposte alle interrogazioni dei deputati) con diretta televisiva, il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito ha dato una serie di chiarimenti al documento presentato dai deputati della Lega Nord, tra cui i due comaschi Nicola Molteni ed Erica Rivolta. Nel dettaglio i parlamentari chiedevano gli impegni che Palazzo Chigi intende assumere «per la difesa del suolo e per il suo finanziamento, in collaborazione con la Regione Lombardia, di un nuovo programma per la messa in sicurezza e il riassetto idrogeologico del territorio della Valtellina e delle zone adiacenti, nelle province di Sondrio, Lecco, Como e Bergamo». Nel testo letto in aula è stato fatto esplicito riferimento alla «fuoriuscita del lago a Como per mezzo metro oltre la soglia di esondazione» e alla necessità di una serie di opere per evitare tragedie come quella del 18 luglio 1987 in Valtellina. Dal canto suo il ministro Vito ha rassicurato i parlamentari garantendo l'impegno del Governo «nel fronteggiare situazioni di emergenza», ma ha contestualmente ammesso la necessità di interventi «sul fronte della prevenzione con una diversa politica per la difesa del suolo attivando tutte le possibili sinergie con gli Enti locali». Vito ha ripercorso le fasi della legge Valtellina (1991, 2001 e 2003) e ha annunciato un «impegno da parte del ministero dell'Ambiente e di quello dell'Economia per velocizzare le procedure per l'autorizzazione alla riprogrammazione e al riutilizzo delle economie accertate a conclusione degli interventi previsti dal piano di difesa nonché a completare tempestivamente l'iter di valutazione dei progetti regionali di difesa del suolo». Tradotto: più soldi e velocità. «Fondamentale - commenta Molteni - è la prevenzione. Le conseguenze dell'integrazione del fondo Valtellina, in grado di garantire interventi a lungo termine, avranno effetti anche su Como. È necessario non occuparsi di una fascia territoriale spesso e volentieri sottoposta a situazioni difficili solo in situazioni contingenti, ma con una visione più ampia per evitare di trovarsi nell'emergenza. Sappiamo che la Regione si sta facendo parte attiva ed è necessaria collaborazione con Governo ed enti locali».
Gisella Roncoroni

Nessun commento: