giovedì 28 agosto 2008

La "love boat" comasca continua...

La provincia, venerdì 1 agosto 2008

Paratie
Maxi conto al battello gelateria: mezzo milione
È il risarcimento danni chiesto dal Comune per il ritardo accumulato
dal cantiere a causa di una catena

Il Comune di Como ha trasmesso alla titolare del battello gelateria
dei giardini a lago, Cristina Caramelli, una consistente richiesta di
risarcimento danni.
L'amministrazione vuole cinquecentomila euro per il ritardo accumulato
dal cantiere per le paratie a causa delle resistenze opposte dai
titolari della gelateria, che peraltro si erano anche rivolti al Tar
della Lombardia per avere accesso agli atti, volendo verificare la
regolarità dei progetti. Lo scorso giugno gli operai della Sacaim, la
ditta preposta alla realizzazione delle paratie, hanno chiesto ai
titolari del battello il via libera per spostare (salvo poi rimetterla
al suo posto) una grossa catena che "ancorava" la struttura
galleggiante.
La risposta fu un secco no, tale da determinare il blocco dei lavori
sul lato giardini, riprendendo la posa delle cosiddette "palancole" (le
lamelle d'acciaio che servono per bloccare l'acqua) soltanto verso
piazza Cavour. Non si trattava, ovviamente, di una faccenda da poco. Il
Comune prese carta e penna e scrisse ai titolari del bar auspicando, in
via "bonaria", più miti consigli. Ogni giorno di ritardo accumulato
rischiava di costare circa cinquemila euro.
Esaurita la fase preliminare del carteggio - notificate cioé le
richieste a suo tempo definite "bonarie" e quelle meno accondiscendenti
di vera e propria diffida - Palazzo Cernezzi ha presentato il conto.

Un conto davvero da nababbi, che sul battello si apprestano a
rispedire, ovviamente, al mittente. Probabile, quasi certa, una contro
richiesta altrettanto cospicua, come lasciano chiaramente intendere gli
avvocati Luigi Sirtori e Bruno Bianchi, legali della società battello
gelateria.
Del resto la gelateria è stata duramente penalizzata dal rifacimento
del lungo lago, a tratti addirittura «cancellata» dal panorama
commerciale cittadino. Si prevede in ogni caso che la vertenza si
trascini per molto tempo ancora. Difficilmente il Comune avrà i suoi
cinquecentomila euro in tempi brevi.

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