domenica 3 gennaio 2010

Un nuovo progetto per inutili paratie ... chi pagherà cosa

INTERROGAZIONE

Il sottoscritto consigliere

A CONOSCENZA CHE:

Nel mese di novembre 2009 si è svolto un incontro a Como riguardante la presentazione del nuovo progetto per la barriera anti-esondazione del lago di Como che prevederebbe nuove paratie mobili al posto di quelle fisse, con relativo taglio del discusso muro di cemento armato (con la parte interrata che resta a difesa del passaggio dell'acqua);

A CONOSCENZA INOLTRE CHE:

A tale incontro ha partecipato il presidente della Regione, Roberto Formigoni, insieme al presidente della Provincia, Leonardo Carioni, al sindaco di Como, Roberto Bruni, e all'assessore regionale al Territorio e urbanistica, Davide Boni.

VISTO CHE:

Il progetto definito "migliorativo", dal presidente Formigoni, "e che in via definitiva crea le condizioni per la sicurezza idraulica della città e valorizza il bene lungolago, frutto del lavoro e della piena collaborazione tra Regione, Comune e Provincia" prevede in dettaglio: che le nuove paratoie saranno in parte automatiche (per circa 300 metri), sollevabili idraulicamente quando necessario, e in parte manuali (per 400 metri circa), montate su guide appositamente predisposte; che il nuovo piano calpestabile - in corrispondenza di piazza Cavour - sarà realizzato a una quota inferiore rispetto a quella prevista originariamente, per tutelare maggiormente la vista lago; che i parapetti in muratura previsti in corrispondenza dei "moli" laterali di piazza Cavour saranno sostituiti completamente da parapetti trasparenti, con guide per l'inserimento di pannelli mobili.

VISTO INOLTRE CHE:

Le nuove opere comporteranno un costo aggiuntivo dichiarato di 2,1 milioni di euro, allo scopo di migliorare gli aspetti problematici, come è stato per il "muro" parzialmente realizzato, che il presidente ha definito senza mezzi termini "un grave errore". Formigoni ha inoltre dichiarato che il progetto delle paratie di Como sarà rivisto e i lavori di modifica, costo € 2 milioni e 100, saranno interamente a carico della società che attualmente ha in carico i lavori per le opere di difesa idraulica.


TENUTO CONTO CHE:

In un primo momento era stato affermato che i costi aggiuntivi per la rimozione, totale o parziale del “muro” sarebbero stati sostenuti anche da Regione Lombardia con numerose polemiche facenti seguito al fatto che essendo la colpa del costo aggiunto imputabile al sindaco e alla giunta di Como non si accettava che a pagare fossero i cittadini, tramite gli EE.LL., Comune, Provincia o Regione che fossero;


TENUTO CONTO INOLTRE CHE:

E’ stato dichiarato dal sindaco di Como che: "Entro il mese di dicembre sarà predisposto il progetto esecutivo" a cui poi seguirà l’avvio dell'iter autorizzatorio, con la conferenza dei servizi e l'approvazione della perizia di variante, per arrivare entro febbraio all'avvio dei nuovi lavori;


SI INTERROGA L’ASSESSORE AL TERRITORIO E URBANISTICA


Per sapere:

· Se effettivamente i costi saranno coperti interamente dalla società che esegue i lavori (SACAIM) e, nel caso, se e cosa tale società ha ricevuto in cambio.

· Se i tempi di realizzazione dell’opera e i costi relativi corrispondano ad una stima veritiera o ad un’approssimazione molto generica.


Milano, 16 dicembre 2009

Carlo Monguzzi

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